Dopo circa un anno dalle polemiche in seno alla delega fiscale da assegnare al governo, questa starebbe per entrare definitivamente in vigore.
A seguito della convergenza riscontrata tra le forze di maggioranza e il consenso della Camera, il testo è traslato al Senato. Con il sì in seconda lettura di Palazzo Madama, il contenuto diventerà legge e il governo avrà 18 mesi di tempo per approvare i decreti attuativi. La riforma del fisco toccherà diversi ambiti: dalla revisione del catasto, all’Irap, passando per Irpef e Iva.
L’obiettivo della maggioranza
Il goal della maggioranza, sarebbe quello di decompressare la pressione fiscale su famiglie e imprese, trasformando il fisco in qualcosa di più efficiente, pertinente una riscossione di tasse più rapida e una minore evasione fiscale, asservendo quindi gli obiettivi previsti dal Pnrr.
Se però il via libera del Senato dovesse slittare a dopo la pausa estiva, il rischio è un rallentamento sui decreti attuativi, vista la coincidenza con il periodo dedicato alla stesura della Legge di Bilancio.
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Il catasto
Sul catasto c’è stato il più duro braccio di ferro tra le fazioni della maggioranza. Nella versione attualmente in discussione al Senato il governo viene delegato a rivedere le rendite catastali degli immobili che si trovano su tutto il territorio nazionale. Si farà quindi una mappatura generale che punta a far emergere gli edifici irregolari e “fantasma”, che non rispettano la legge e su cui non vengono pagate le tasse.